Sottotenente Tullio Rasia Dal Polo, La ‘Milanino’ di Porte Pasubio, settembre 1917
© Sottotenente Tullio Rasia Dal Polo – Licenza sconosciuta
Porte del Pasubio 1916 – 2022
Periodo
02.10.2022 / 01.05.2023
Descrizione
Porte del Pasubio è una sella, un passo. Durante la Grande guerra era l’immediata retrovia del fronte e vi era sorta una piccola città: case e baracche aggrappate l’una sull’altra alla roccia.
Le tantissime fotografie ritrovate, per la gran parte inedite, sono state scattate da chi vi viveva. Esprimono, ed è difficile pensarlo possibile in guerra, un senso di appartenenza.
È questo sentimento che la mostra indaga, la sua energia, capace di prendere possesso di quello che era solo il costone disabitato di un monte, e trasformarlo in un luogo.
A guerra finita, qui il CAI di Schio costruirà il suo rifugio, su una casa dei soldati. Una scelta fortemente simbolica, di adozione del Pasubio da parte di una città e dei paesi delle valli. Inaugurato nel 1922, si chiamava Rifugio Pasubio. Ampliato più volte, è ora il Rifugio Papa.
Anche di questa lunga storia parla la mostra. E poi di scoperta della montagna. Perché prima della guerra non vi si andava. Da un lato per tre anni era stato tutto un costruirvi strade, mulattiere, sentieri, che permettevano adesso di arrivare ovunque. Dall’altro era entrata nella vita di milioni di soldati ma soprattutto nell’immaginario di tutti. Così, Porte del Pasubio, si è ritrovato a essere, con il rifugio, punto di riferimento: allo stesso tempo meta, riparo, luogo di incontro, base per altre ripartenze. E cioè, uno snodo di storie.
È disponibile nelle librerie il catalogo della mostra ‘’Porte del Pasubio 1916-2022. Dalla città della guerra al Rifugio Papa’’.
Per saperne di più visita il sito portedelpasubio.it