Particolare di Nudo di donna, Gaetano Veronese
© Andrea Tessaro – Andrea Tessaro
Nudo di donna di Gaetano Veronese
Nato a Schio nel 1905, Gaetano Veronese (1905-1960) è stata una voce importante del Novecento scledense.
Dopo aver imparato a modellare presso l’officina da fabbro del padre a Schio, si dedicò alla scultura realizzando in particolare numerose opere prevalentemente a sbalzo, ma anche in gesso e cera, in creta, in legno e in cemento.
Questo Nudo di donna, opera in ferro battuto (1930 circa), testimonia un grande talento.
Utilizzando la tecnica appresa alla bottega del padre e mettendo a frutto la sua cultura di autodidatta, realizzò a sbalzo (cioè battendo la lamiera in negativo), sculture di grande impegno, sia per le difficoltà tecniche non da poco, soprattutto nelle opere a tutto tondo o di grandi dimensioni, sia per i significati che voleva trasferire nei suoi lavori.
Nel 1936 partecipò alla XX Biennale di Venezia probabilmente con la scultura qui esposta, mentre l’anno precedente aveva esposto alla Quadriennale d’arte di Roma.